Regolamento del Corso di Laurea Magistrale in Informatica (Master in Informatics) Classe LM-18 “Scienze e tecnologie informatiche”

 

Art. 1 - Definizione ed inquadramento della Laurea Magistrale

Il Corso di Laurea Magistrale in Informatica si colloca nella Classe delle Lauree in “Scienze e tecnologie informatiche” (Classe LM-18 del DM 16 Marzo 2007 “Determinazione delle classi di laurea”) e afferisce al Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa, che ne elegge il Coordinatore. La didattica del Corso di Laurea si inquadra altresì, culturalmente e organizzativamente,  all’interno della Macroarea di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

 

Art. 2 - Obiettivi formativi qualificanti della classe e obiettivi formativi specifici del corso di laurea Magistrale

Le lauree di questa classe forniscono vaste e approfondite conoscenze e competenze teoriche, metodologiche, sperimentali e applicative nelle aree fondamentali dell'informatica, conoscenze e competenze che vengono a fornire la base concettuale e tecnologica necessaria per sviluppare metodi efficaci ed efficienti per la soluzione dei problemi estrazione, organizzazione, gestione e trattamento dell’informazione posti dall’attuale Società dell’Informazione, oltre che per la progettazione, produzione e utilizzazione di applicazioni e sistemi informatici che implementino tali metodi.

Il laureato magistrale in questa classe sarà quindi in grado sia di effettuare la progettazione,  l’implementazione e la valutazione di soluzioni innovative per la generazione, la trasmissione e l'elaborazione delle informazioni, che di operare nell’ambito della pianificazione, della progettazione, dello sviluppo, della direzione lavori, della stima, del collaudo e della gestione di impianti e sistemi informatici complessi, anche quando essi richiedano l'uso di metodologie avanzate, innovative o sperimentali. Una formazione finalizzata a tali obiettivi viene realizzata allargando ed approfondendo le conoscenze teoriche, metodologiche, sistemistiche e tecnologiche nelle discipline che costituiscono elementi culturali fondamentali dell'informatica, rendendo possibile al laureato magistrale sia di individuare nuovi sviluppi teorici delle discipline informatiche e dei relativi campi di applicazione, sia di operare a livello progettuale e decisionale in tutte le aree dell'informatica.

Il laureato magistrale in Informatica acquisisce così una mentalità aperta e flessibile, predisposta alla risoluzione di problemi e al rapido apprendimento di metodologie e tecnologie innovative.

Queste conoscenze non riguardano soltanto la disciplina informatica: un aspetto caratterizzante del corso di laurea magistrale in Informatica è infatti la formazione di competenze e capacità fortemente interdisciplinari, in modo da rispondere alle esigenze sia della ricerca più avanzata, sia del mercato del lavoro. Il carattere pervasivo dell’informatica richiede, infatti, figure professionali capaci di applicarla in molteplici settori produttivi, e di comprenderne gli impatti in un più ampio contesto culturale, sociale ed economico.

Il nucleo delle competenze e conoscenze acquisite corrisponde agli obiettivi generali della classe di laurea magistrale, cioè ai settori scientifico-disciplinari caratterizzanti INF/01 e ING-INF/05. L’ampiezza di questi settori consente ricche possibilità di scelta, che saranno indirizzate ponendo particolare attenzione alle metodologie e tecnologie informatiche emergenti. Il laureato magistrale estende e rafforza le conoscenze teoriche, metodologiche, sistemistiche e tecnologiche, in tutte le discipline che costituiscono gli elementi culturali fondamentali dell'informatica già presenti nel primo ciclo (laurea di classe L-31).

In generale, il laureato magistrale in informatica dovrà avere acquisito la capacità e autonomia di studio di argomenti scientifici, anche in relazione a contesti differenti e avanzati, per poter integrare in modo efficace le nozioni ricevute e per mantenere aggiornate le proprie competenze in un settore in continuo sviluppo come l’Informatica. Tali capacità devono permettere al laureato di intraprendere efficacemente anche percorsi formativi adeguati ad affrontare il livello di studi successivo (Dottorato di Ricerca) o di master di II livello, e carriere manageriali che richiedono un elevato grado di autonomia e di capacità di aggiornamento.

 

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio

Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Il laureato magistrale possiede conoscenze teoriche, metodologiche, sistemistiche e tecnologiche, in tutte le discipline che costituiscono gli elementi culturali fondamentali dell'informatica. Il laureato magistrale ha inoltre una conoscenza approfondita in un contesto specifico scelto tra quelli già indicati negli obiettivi formativi o, alternativamente, un contesto configurabile dallo studente in modo coerente in base all'offerta formativa.

Nel contesto specifico prescelto lo studente ha la capacità di comprendere lo stato dell'arte e la letteratura scientifica di riferimento. La conoscenza di un contesto specifico e dello stato

dell'arte relativo è derivata dalla scelta di un percorso formativo curriculare e dalle attività connesse alla prova finale alle quali sono dedicati 21 CFU. I risultati vengono verificati nelle prove individuali di esame e nell'elaborazione della prova finale.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

I laureati magistrali devono essere in grado di applicare le loro conoscenze nel risolvere problemi non familiari e anche con tecnologie innovative non necessariamente viste nel corso degli studi procedendo con  abilità a sviluppare approcci e metodi nuovi ed originali. Oltre a problemi di natura tipicamente informatica, devono anche saper affrontare e risolvere problemi informatici in un contesto interdisciplinare in cui l'informatica è una tecnologia abilitante. Questa capacità viene conseguita tramite i progetti associati ad alcuni insegnamenti e anche attraverso una vasta e articolata attività di laboratorio e la collaborazione con aziende ed enti di ricerca. Al termine del ciclo di studi magistrale gli studenti saranno in grado di applicare in maniera professionale le conoscenze e competenze acquisite e saranno in grado di applicare in modo critico e consapevole le metodologie e gli strumenti dell'Informatica e di analizzare oggettivamente e quantitativamente le soluzioni che propongono e sviluppano.

 

Autonomia di giudizio (making judgements)

I laureati magistrali hanno la capacità di analizzare la complessità dei problemi applicativi, di proporre

soluzioni informatiche avanzate, di studiare l'efficienza e l'affidabilità di tali soluzioni, anche in modalità comparativa con altre soluzioni, e senza omettere riflessioni su eventuali problematiche sociali connesse con l'operatività di tali soluzioni.  Sono in grado di raccogliere e interpretare dati, formulare problemi, definire strategie di risoluzione e derivarne giudizi autonomi. Possiedono la capacità di lavorare con un alto grado di autonomia ed in gruppo, anche di tipo interdisciplinare. Sanno stabilire un ordine di priorità nelle azioni da compiere ed organizzare conseguentemente il proprio lavoro. Sono in grado di valutare i risultati del proprio lavoro in termini di qualità ed efficienza. Il contenuto degli insegnamenti è progettato al fine di rendere esplicita l'evoluzione scientifica nel campo informatico, permettendo così agli studenti di sviluppare l'autonomia necessaria per muoversi nel mondo del lavoro. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti, in particolare di quelli che prevedono un'attività progettuale nell'ambito delle discipline informatiche.

 

Abilità comunicative (communication skills)

Il laureato magistrale deve avere abilità nel comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti, utilizzando in modo appropriato la terminologia tecnica e dimostrando di possedere capacità di presentazione flessibile rispetto al pubblico destinatario della

comunicazione.  Deve saper comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, anche utilizzando strumenti multimediali, nella lingua inglese oltre che in italiano. Deve possedere capacità di sintesi e di selezione degli aspetti essenziali nella comunicazione di problemi e soluzioni.

Deve avere la capacità di lavorare in un gruppo interdisciplinare, adeguando le modalità di espressione a interlocutori di diversa cultura e sapendo operare efficacemente sia individualmente sia come componenti di un gruppo sia come coordinatore o responsabile di gruppi.  Deve

sapere  inserirsi in modo rapido ed efficace negli ambienti di lavoro e avere le competenze necessarie per integrarsi e per organizzare le attività all'interno di progetti collaborativi.

Per il raggiungimento di tali obiettivi saranno proposte ampie modalità di verifica, inclusi colloqui, preparazione di elaborati scritti, discussione dei progetti, anche mediante l'ausilio di strumenti  multimediali e dimostrazioni al computer oltre a seminari su argomenti avanzati.

 

Capacità di apprendimento (learning skills)

I laureati devono aver acquisito la capacità e autonomia di studio di argomenti scientifici, anche in relazione a contesti differenti e avanzati, per poter integrare in modo efficace le nozioni ricevute e  per mantenere aggiornate le proprie competenze in un settore in continuo sviluppo come l'Informatica. Tali capacità devono permettere al laureato di intraprendere efficacemente anche percorsi formativi adeguati ad affrontare il livello di studi successivo (Dottorato di ricerca) o di master di II livello, e carriere manageriali che richiedono un elevato grado di autonomia e di capacità di aggiornamento. I risultati vengono verificati nel corso delle prove individuali di esame e nel corso dell'elaborazione della prova finale.

 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Il laureato magistrale in Informatica potrà svolgere attività professionali in diversi ambiti, sia nella libera professione, che nell'impresa, nei servizi e nella pubblica amministrazione. In particolare, sarà in grado di ideare e di effettuare la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione dei lavori, la stima, il collaudo, la definizione delle infrastrutture applicative e di sicurezza su reti eterogenee e la gestione di impianti e sistemi complessi o innovativi per la generazione, la trasmissione, l'estrazione, la protezione, l'archiviazione digitale di documenti e la elaborazione delle informazioni, con specifico riferimento alle informazioni di carattere multimediale, anche quando implichino l'uso di metodologie avanzate

innovative e sperimentali e quando i requisiti di sicurezza, privatezza e riservatezza siano prevalenti sugli altri aspetti tecnologici. Questo obiettivo viene perseguito approfondendo le conoscenze teoriche, metodologiche, sistemistiche e tecnologiche, in tutte le discipline che costituiscono elementi culturali fondamentali dell'informatica. Ciò rende possibile al laureato magistrale sia di individuare nuovi sviluppi teorici delle discipline informatiche e dei relativi campi di applicazione, sia di operare a livello progettuale e decisionale in tutte le aree dell'informatica, anche in contesti internazionali.

 

Art. 3 - Attività formative

L’attività formativa prevede insegnamenti teorici e pratici suddivisi in moduli didattici caratterizzanti, moduli didattici di materie affini, moduli didattici concernenti attività formative complementari. Tutti i percorsi formativi danno ampio spazio a esercitazioni e ad attività di laboratorio.

La ripartizione dei crediti è intesa a rispettare la normativa ministeriale, che definisce l’appartenenza di un determinato percorso didattico alla Classe delle Lauree Magistrali in Informatica (Classe LM-18). Tra le attività formative a scelta può essere contemplata, su richiesta dello studente, la partecipazione ad attività seminariali e a corsi universitari o extra-universitari; il Consiglio di Dipartimento valuta la pertinenza delle attività proposte e la possibile valutazione in termini di cfu, deliberando inoltre sull'eventuale recepimento tramite giudizio di idoneità oppure con votazione.

 

Art. 4 – Modalità di ammissione al corso di Laurea Magistrale e  conoscenze richieste per l’accesso

Il Corso di Laurea Magistrale in Informatica non è ad accesso programmato. Per essere ammessi al corso occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di un altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. La natura interdisciplinare dell’informatica rende possibile anche a studenti che abbiano conseguito la laurea in altri settori di accedere alla laurea magistrale in Informatica, purché in possesso dei necessari requisiti, la cui sussistenza andrà verificata nei singoli casi.

Tutti gli studenti che intendano iscriversi al primo anno devono presentare la richiesta secondo le modalità previste dall’Ateneo. Il Coordinatore del corso di studio, avvalendosi dell’ausilio della commissione di cui all’Art. 19, Comma 4, esamina le domande pervenute e ne determina l’esito. La valutazione segue comunque i seguenti criteri:

  Sono accolte le domande di tutti i laureati triennali delle classi 26 (Scienze e tecnologie informatiche)  e 9 (Ingegneria dell’informazione) relative al DM 509/1999, otre che L-31 (Scienze e tecnologie informatiche) e L-8 (Ingegneria dell’informazione) relative al DM 270/2004, provenienti da qualsiasi ateneo italiano (o di studenti in possesso di analogo titolo di studio estero).

  Possono richiedere l’iscrizione fornendo il curriculum degli studi effettuati ed eventualmente, se richiesto, sostenendo un colloquio ai fini della valutazione del livello di preparazione sui prerequisiti richiesti per l’accesso al corso di studi, gli studenti in possesso di un diploma di laurea in una delle classi specificate di seguito:

-      Classe 32 (Scienze matematiche) relativa al DM 509/1999;

-      Classe L-35 (Scienze matematiche) relativa al DM 270/2004;

-      Classe 25 (Scienze e tecnologie fisiche) relativa al DM 509/1999;

-      Classe L-30 (Scienze e tecnologie fisiche) relativa al DM 270/2004;

-      Classe 37 (Scienze statistiche) relativa al DM 509/1999;

-      Classe L-41 (Statistica) relativa al DM 270/2004;

-      Classe 10 (Ingegneria industriale) relativa al DM 509/1999;

-      Classe L-9 (Ingegneria industriale) relativa al DM 270/2004.

 

Potrà essere consigliato l’inserimento, nel piano di studio della laurea magistrale, di uno o più insegnamenti della laurea triennale in informatica per un massimo di 27 cfu. 

 

Art. 5 - Curricula

I crediti relativi alle attività formative sono acquisiti seguendo moduli didattici, e superando i relativi esami, secondo il piano delle attività formative ed in base alla programmazione didattica definiti dal Consiglio di Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa e pubblicati nella Guida dello Studente. La lingua straniera considerata è, salvo motivate eccezioni, l'inglese. Per conseguire la Laurea Magistrale in Informatica, lo studente deve aver acquisito complessivamente 120 crediti, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università: tali crediti vengono ripartiti tra le varie attività formative e negli ambiti disciplinari, in conformità al D.M 270/04, come meglio precisato nel successivo articolo 6.

Il raggiungimento dei 120 crediti prescritti va ottenuto, salvo su richiesta dello studente in corrispondenza alla presentazione di proposta di piano di studio personalizzato, tramite non più di 12 valutazioni di profitto, che possono anche prevedere prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati.

 

 

Art. 6 - Ripartizione delle attività formative

Il Corso di Laurea magistrale in Informatica prevede la seguente ripartizione delle attività formative

  

 

 

Attività formative caratterizzanti

ambito disciplinare

settore

CFU

 Discipline Informatiche

 INF/01 Informatica
 ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni

48

 

Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 48  

48

 


Attività affini o integrative

settore

CFU

 BIO/06 Anatomia comparata e citologia
 BIO/10 Biochimica
 BIO/11 Biologia molecolare
 BIO/18 Genetica
 CHIM/02 Chimica fisica
 CHIM/06 Chimica organica
 INF/01 Informatica
 ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale
 ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
 IUS/01 Diritto privato
 IUS/04 Diritto commerciale
 IUS/20 Filosofia del diritto
 MAT/01 Logica matematica
 MAT/02 Algebra
 MAT/03 Geometria
 MAT/04 Matematiche complementari
 MAT/05 Analisi matematica
 MAT/06 Probabilità e statistica matematica
 MAT/07 Fisica matematica
 MAT/08 Analisi numerica
 MAT/09 Ricerca operativa
 SECS-P/01 Economia politica

SECS-S/01 Statistica

 36

Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 12

36


Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)

 ambito disciplinare

CFU

 A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)

 9

 Per la prova finale (art.10, comma 5, lettera c)

21

 Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)

 Ulteriori conoscenze linguistiche

 

 Abilità informatiche e telematiche

 

 Tirocini formativi e di orientamento

 

 Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro

 

Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle attività art.10, comma 5 lett. d  

6

Totale crediti altre attività  

36

 

CFU totali per il conseguimento del titolo

120

 

 

 

 

La lingua straniera considerata è, salvo motivate eccezioni, l’inglese.

 

Per essere ammessi alla prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in Informatica bisogna avere acquisito almeno 99 crediti (ed in generale tutti i crediti previsti nel proprio piano di studio eccetto quelli relativi alla prova finale). Le modalità di effettuazione della prova finale sono fissate al successivo Articolo 14.

La Guida dello Studente riporta l’elenco degli insegnamenti attivati (con i relativi crediti e con

l’indicazione dell’attività formativa di riferimento), che permettono allo studente di realizzare gli

obblighi formativi prescritti, oltre alle eventuali propedeuticità tra i vari insegnamenti.

 

 

Art. 7 - Crediti relativi ad ulteriori attività formative

I crediti relativi ad ulteriori attività formative sono attribuiti nell’ambito di opzioni individuate

·         Corsi (o seminari) appositamente organizzati nell'ambito del corso di laurea: i cfu vengono assegnati dal docente del corso, secondo modalità (valutazione delle conoscenze, frequenza al corso, etc.) definite per il corso stesso. Il numero di cfu assegnati è predefinito per ogni corso.

·         Attività integrative svolte internamente all'Ateneo: si tratta di attività svolte sotto la diretta supervisione di un docente, il quale, al termine delle stesse, richiede l'assegnazione di cfu mediante comunicazione alla Segreteria Studenti ed alla Segreteria Didattica del Corso di Laurea. Il numero massimo di cfu che possono essere assegnati va concordato preliminarmente con il docente.

·         Periodi di stage svolti presso Enti esterni: viene richiesta una convenzione tra Ente e Università. Lo stage richiede l'individuazione preliminare di un docente di riferimento, il quale valuta, secondo le modalità più opportune le attività svolte durante il periodo di stage, ai fini di verificarne la valenza formativa per lo studente. Il numero di cfu che possono venire assegnati è tipicamente ottenuto dividendo il numero di ore svolte nello stage per un fattore compreso tra 40 e 50, in dipendenza di una valutazione del docente riguardo le attività svolte. L'attribuzione dei cfu viene effettuata dal docente stesso mediante comunicazione alla Segreteria Studenti e dalla Segreteria Didattica del corso di laurea, sulla base anche di una dichiarazione da parte dell'Ente relativa alla durata dello stage ed alle attività svolte nel corso dello stesso.

·         Riconoscimento di esperienze pregresse: a tal fine, lo studente deve inviare richiesta in tal senso alla Segreteria Didattica del corso di laurea, allegando la documentazione che ritiene opportuna. La richiesta sarà valutata dalla Commissione di cui all’Art. 19, comma 4, la quale potrà richiedere eventualmente ulteriore documentazione. La Commissione richiede quindi l'eventuale attribuzione di cfu al Consiglio di Dipartimento.

·         Riconoscimento di crediti derivanti da esami sostenuti. Va richiesto nell'ambito della presentazione di piano di studio personalizzato, ed eventualmente accordato dal Consiglio di Dipartimento in concomitanza con l'approvazione del piano di studio stesso.

·         Nell'ambito della prova finale, per attività di formazione preliminare alla effettuazione della prova finale stessa: in tal caso i crediti vengono attribuiti dal docente relatore. L'attribuzione viene effettuata mediante comunicazione alla Segreteria Studenti ed alla Segreteria Didattica del corso di laurea. Il numero massimo di cfu che possono essere assegnati va concordato preliminarmente con il docente.

 

Art. 8 - Crediti per esperienze professionali pregresse

In presenza di adeguata documentazione, il Consiglio di Dipartimento può riconoscere l’acquisizione di crediti formativi per esperienze professionali adeguatamente qualificate e coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea (art. 5, comma 7, DM 270 “Gli atenei possono riconoscere, secondo quanto previsto, le conoscenze e le abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia”): il numero massimo di cfu attribuibili è pari a 18. In tal caso, il

Consiglio di Dipartimento specificherà gli esami che si intendono superati e/o le tipologie di crediti che si intendono acquisiti a fronte dell’attribuzione dei crediti formativi in questione.

 

 

Art. 9 - Articolazione delle attività didattiche

L’anno accademico è suddiviso di norma in due semestri. Per rendere flessibile l’attività didattica,

gli insegnamenti potranno anche svilupparsi solo su una parte del semestre e in ogni caso il Consiglio di Dipartimento può stabilire per un dato semestre un’articolazione diversa. Il Consiglio di Dipartimento, per insegnamenti cui è associato un numero particolarmente significativo di cfu può decidere l’effettuazione del relativo corso sull’arco dei due semestri. Le modalità di svolgimento di ogni insegnamento e il calendario didattico vengono comunicati all’inizio dell’anno accademico.

 

 

Art. 10 - Valutazione del profitto

L’accertamento del profitto degli studenti si basa su prove di esame che possono essere precedute

da test periodici di valutazione, finalizzati ad assicurare una efficace valutazione in itinere dell’apprendimento, oltre che ad agevolare l’autovalutazione da parte dello studente. L’assegnazione dei crediti relativi a ciascuna attività didattica viene effettuata per mezzo di una prova finale (esame) per la valutazione del profitto. Gli esami si svolgono di norma in tre sessioni secondo le modalità seguenti:

                                            

Insegnamenti tenuti nel primo semestre:

2 appelli nella sessione estiva anticipata

1 appello nella sessione estiva

1 appello nella sessione autunnale

 

Insegnamenti tenuti nel secondo semestre e insegnamenti tenuti su due semestri:

 2 appelli nella sessione estiva

 1 appello nella sessione autunnale

 1 appello nella sessione invernale

 

I calendari delle prove finali di valutazione del profitto vengono resi noti almeno un mese prima dell’inizio degli appelli. Sarà cura del Coordinatore verificare l’assenza di sovrapposizioni tra le date degli appelli d’esame di insegnamenti relativi allo stesso anno di corso. Le prove d’esame possono essere scritte e/o pratiche (realizzazione di progetti) e/o orali. Le prove scritte possono consistere in elaborati, in quiz o in test a risposte multiple. Le prove orali sono pubbliche.

La valutazione finale è individuale ed è espressa in trentesimi, con eventuale lode: essa può tener conto, in proporzioni prefissate dal docente prima dell’inizio del corso di insegnamento, sia dei risultati della prova di esame sia di quelli degli eventuali test periodici di valutazione.

 

Art. 11 - Riconoscimento o conferma di crediti formativi universitari

Il riconoscimento parziale o totale di crediti acquisiti da uno studente nell’ambito di un altro corso di studio di questo ovvero di altro ateneo è stabilito dal Consiglio di Dipartimento, in base a criteri e procedure predeterminati dal Consiglio stesso ed in conformità con quanto prescritto dal Regolamento Didattico di Ateneo. Possono formare oggetto di riconoscimento anche gli studi all’estero che non abbiano portato al conseguimento di un titolo accademico, purché adeguatamente documentati.

 

Art. 12 - Piani di studio

All’inizio del secondo anno di corso, lo studente deve presentare un piano di studio, che sarà esaminato dalla Commissione di cui all’Art. 19, comma 4, e approvato, su proposta di tale commissione, dal Consiglio di Dipartimento.

Il Corso di Laurea Magistrale in Informatica propone uno schema di piano di studio “standard”, all’interno del quale è comunque previsto uno spazio per le scelte autonome degli studenti.

Piani di studio che rispettano lo schema suddetto sono automaticamente proposti per l’accettazione. In alternativa, lo studente può presentare un piano di studio personalizzato: l’eventuale proposta di accettazione di tale piano di studio al Consiglio di Dipartimento sarà subordinata all’esame dello stesso e all’apporto di possibili modifiche richieste dalla commissione.

 

Art. 13 – Insegnamenti

Gli insegnamenti sono sviluppati con contenuti e con ritmi didattici mirati ad assicurare un adeguato apprendimento in relazione al numero di ore di studio previsto per ciascun insegnamento.

Come previsto dal Regolamento didattico di Ateneo, ai fini di aggiornamento professionale e/o di arricchimento culturale o di integrazione curriculare, il Consiglio di Dipartimento, su proposta del Coordinatore, ogni anno stabilisce un elenco di corsi  fruibili da:

     studenti iscritti ad università estere, o  ad altre università italiane (previa autorizzazione dell’università frequentata o in attuazione di appositi accordi);

     laureati o soggetti comunque  in possesso del titolo di studio previsto per l’immatricolazione ai corsi di laurea dell’Ateneo.

Gli studenti che rientrano nelle tipologie sopra indicate (previa iscrizione al singolo corso) potranno sostenere il relativo esame di profitto e riceverne formale attestazione.

 

 

Art. 14 - Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale

Per essere ammessi alla prova finale bisogna avere acquisito 90 cfu maturati secondo le modalità previste dal proprio piano di studi. La prova finale per il conseguimento della Laurea magistrale in Informatica richiede la redazione e discussione di una tesi, che può essere redatta anche in lingua inglese, frutto di un lavoro originale del laureando svolto sotto la guida di un relatore. La tesi dovrà evidenziare nei suoi contenuti la maturità culturale del laureando in un'area disciplinare attinente alla sua formazione curriculare, e potrà assumere un carattere compilativo (trattazione dettagliata di uno specifico argomento di interesse) ovvero innovativo sperimentale o progettuale (sviluppo di un progetto software complesso con relativa documentazione), o infine più propriamente teorico (analisi di un problema aperto e produzione di risultati originali).

Sono relatori di tesi i docenti del corso di laurea magistrale e di laurea triennale in organico alla Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa. I docenti dei corsi di laurea triennale e magistrale non in organico alla Dipartimento o i docenti esterni al corso di laurea triennale e magistrale, possono essere correlatori. In relazione ad obiettivi specifici, e nel quadro di convenzioni che lo prevedano esplicitamente, lo svolgimento della tesi può essere effettuato mediante tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione ed enti esterni, oltre che nell'ambito di soggiorni di studio presso altre Università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali. In questo caso il relatore esterno assume il ruolo di correlatore mentre il Coordinatore nominerà come relatore un docente interno al Corso di Laurea Magistrale in Informatica.

Durante la discussione orale della tesi il candidato dovrà mostrare oltre alla padronanza dell'argomento trattato, autonomia e capacità espositiva e di ricerca bibliografica. Le sedute di laurea magistrale si svolgono in quattro appelli annuali, fissati ogni anno dal Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa e pubblicizzati. I quattro appelli saranno di norma fissati nei mesi di Febbraio (sessione invernale), Maggio (sessione invernale), Luglio (sessione estiva), Ottobre (sessione autunnale). Venti giorni prima dell'appello scelto per l'esame di laurea magistrale lo studente deve presentare domanda presso le segreterie studenti della Macroarea di Scienze, dove adempirà alle formalità amministrative e consegnerà l'elaborato scritto firmato dal relatore. La commissione per la valutazione dell'esame di laurea magistrale è composta da 5 commissari, tra i quali  un docente svolge le funzioni di Presidente. E’ inoltre prevista la nomina di docenti supplenti. La Commissione è nominata dal Coordinatore, che ne dà comunicazione al Rettore. Il Presidente è il professore con maggiore anzianità di servizio tra i docenti della commissione. La discussione orale della tesi si svolge in seduta pubblica. Durante tale discussione potranno essere effettuate anche domande di carattere generale, atte a verificare la preparazione complessiva del candidato.

La Commissione esprime un voto in centodecimi: il voto viene determinato partendo dalla media dei voti degli esami della Laurea Magistrale pesati secondo i crediti (riportata in centodecimi). I 30 e lode vengono valutati, al fine del calcolo della media, come 31.

A tale somma si aggiunge un incremento di al più 11 punti per la tesi e la relativa prova seminariale.

La lode viene attribuita su proposta del relatore, accettata dal controrelatore nominato dal Coordinatore, e a condizione che il calcolo del voto della prova finale arrivi almeno a 111 e vi sia l'unanimità della commissione.

 

Art. 15 - Titolo rilasciato

Agli studenti che completeranno il percorso formativo acquisendo il totale previsto di 120 crediti formativi viene rilasciato il diploma di Laurea Magistrale in Informatica.

 

 

Art. 16 - Tutorato e supporto alla didattica

Ad ogni nuovo studente (immatricolato o trasferito) sarà assegnato, all’inizio del proprio corso di studi, un tutor, che potrà essere consultato per valutazioni e suggerimenti generali in merito all’andamento delle attività di studio dello studente. L’attività di tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori, come parte integrante del loro impegno didattico volto a guidare la formazione culturale degli studenti. Per ulteriore supporto alle attività didattiche il Consiglio di Dipartimento può prevedere l'utilizzo di laureati e cultori della materia.

 

Art. 17 - Guida dello studente

Entro il 30 giugno di ogni anno, il Coordinatore definisce la Guida dello Studente relativa al successivo anno accademico, in linea con quanto deliberato dal Consiglio di Dipartimento. Tale documento viene tempestivamente reso disponibile in forma telematica. Nella Guida dello Studente sono indicati tra l’altro:

·        le date d’inizio e fine dei corsi;

·        l’elenco dei corsi usufruibili da studenti esterni all’Ateneo (vedi Art. 13)

 

Art. 18 - Strutture didattiche di riferimento

Il Corso di Laurea Magistrale in Informatica afferisce al Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa. Il Consiglio di Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa elegge il Coordinatore dei Corsi di Studio in Informatica tra i professori del Dipartimento titolari di un insegnamento della Laurea in Informatica e/o della Laurea Magistrale in Informatica. Il Coordinatore è nominato con decreto del direttore, opta per il regime a tempo pieno, dura in carica tre anni accademici e non può essere rieletto consecutivamente più di una volta.

 

Art. 19 - Compiti delle strutture didattiche di riferimento

1. Il Consiglio di Dipartimento esercita tutte le attribuzioni precedentemente demandate al Consiglio di Corso di Studio dall’ordinamento universitario nazionale e dallo statuto.

 

2. Il Dipartimento si dota di commissioni istruttorie per le questioni didattiche, come di seguito specificato, che sono convocate e presiedute dal Coordinatore. Ogni commissione dura in carica un anno, e viene automaticamente confermata in caso il Dipartimento non disponga diversamente.

 

3. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta di una Commissione Congiunta composta da professori e ricercatori dell’ateneo cui siano stati assegnati compiti didattici nel Corso di Laurea in Informatica e/o nel Corso di Laurea Magistrale in Informatica, nonché da una congrua rappresentanza degli studenti dei corsi di studio sopra indicati, delibera:

     l'attivazione di nuovi curricula didattici e la disattivazione di curricula esistenti;

     l'attivazione, la rimozione e la sostituzione dei moduli didattici obbligatori o opzionali determinando i crediti ad essi associati, nel rispetto della normativa relativa all'afferenza dei moduli didattici ai settori disciplinari e della Laurea alla classe di Laurea di cui all'art. 1.

     il quadro didattico relativo a ciascun anno accademico, da definire entro il 30 aprile di ogni anno, unitamente ad una proposta organica di copertura dei moduli didattici.

     sull’ordinamento didattico e sulle relative modifiche.

 

4. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta di una apposita Commissione Istruttoria indicata dal Coordinatore, delibera inoltre sulle seguenti questioni:

a.       il riconoscimento di crediti acquisiti da uno studente nell'ambito di un altro corso di studi in caso di trasferimento, le eventuali abbreviazioni di corso e le equipollenze dei titoli conseguiti all’estero;

b.      l'eventuale recepimento di attività a scelta dello studente consistenti in seminari e corsi universitari o extra-universitari;

c.       la approvazione dei piani di studio;

d.      le propedeuticità relative alle varie unità didattiche;

e.       l'utilizzo di laureati e cultori della materia per ulteriore supporto alle attività didattiche;

f.        l’istituzione di rapporti di partenariato con Università estere per il soggiorno di studio dei nostri studenti, ed il coordinamento e la valutazione delle attività degli studenti Erasmus presso il nostro corso di studio.

 

5. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta del Coordinatore, delibera infine:

g.       l’assegnazione dei tutor agli studenti;

h.      le opzioni relative ai percorsi formativi per studenti a tempo parziale;

i.        i periodi in cui svolgere gli appelli d'esame e le date degli appelli di Laurea;

j.        l’elenco dei corsi fruibili da esterni;

k.      l’articolazione temporale degli insegnamenti;

 

6. Il Coordinatore del corso di studio, sentito il Direttore del Dipartimento, adotta provvedimenti d’urgenza sugli argomenti di ordine didattico attinenti le competenze del Consiglio di Dipartimento sottoponendole allo stesso per ratifica nella prima adunanza successiva.

 

7. Il Consiglio di Dipartimento può inoltre dare mandato al Coordinatore di adottare i provvedimenti di cui ai Commi 4 e 5, purché ai punti da a. a f. la Commissione Istruttoria abbia dato parere positivo e, per quanto riguarda il punto i., previa consultazione con i docenti interessati e con gli studenti eletti in Consiglio di Dipartimento che siano iscritti ad uno dei corsi di studio di Informatica.

 

8. Ai fini di quanto previsto dal d.lgs. 27 gennaio 2012, n. 19, il Consiglio di Dipartimento svolge la funzione di presidio di qualità delle attività didattiche, e monitora le attività didattiche stesse.

 

9. I contenuti dei verbali, nelle parti relative alle attività formative, con esclusione di quelle relative ai singoli studenti, sono resi noti al pubblico attraverso il sito web del corso di studio.

 

10. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si applicano il Regolamento delle Strutture Didattiche e di Ricerca e  il Regolamento Didattico di Ateneo.

 

Art. 20 – Compiti del Coordinatore

Il Coordinatore del Corso di Studio provvede all’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Dipartimento relative al Corso di Studio. 
Il Coordinatore:

 

a.  convoca e presiede la Commissione Congiunta e la Commissione Istruttoria, di cui all’Art. 19; inoltre, previo mandato del Consiglio di Dipartimento, adotta i provvedimenti di cui all’Art. 19, Commi 4 e 5, purché ai punti da a. a f. la Commissione Istruttoria abbia dato parere positivo e, per quanto riguarda il punto i., previa consultazione con i docenti interessati e con gli studenti eletti in Consiglio di Dipartimento che siano iscritti ad uno dei corsi di studio di Informatica.

 

b.  sempre avvalendosi della Commissione Istruttoria di cui all’Art. 19, comma 4, esamina le domande di ammissione al Corso di Laurea Magistrale pervenute e ne determina l’esito. La valutazione segue comunque i criteri indicati all’Art. 4.

c.  propone al Consiglio di Dipartimento le delibere relative all’Art. 19, Comma 5.

 

d.  nomina la Commissione per la Prova Finale, dandone comunicazione al Rettore; nomina, inoltre le Commissioni di esame relative agli insegnamenti del Corso di Studio.

 

e.  fissa le aule o i locali per lo svolgimento di ciascuna prova di esame.

 

f.   entro il 30 giugno di ogni anno, definisce ed approva la Guida dello Studente relativa al successivo anno accademico, in linea con quanto deliberato dal Consiglio di Dipartimento.

 

Il Coordinatore, sentito il Direttore del Dipartimento, adotta provvedimenti d’urgenza sugli argomenti di ordine didattico attinenti le competenze del Consiglio di Dipartimento sottoponendole allo stesso per ratifica nella prima adunanza successiva.

Quale ausilio all’espletamento dei propri compiti, il Coordinatore può nominare delle Commissioni, per attività specifiche di tipo istruttorio.

 

Art. 21 - Commissione paritetica

Il Consiglio di Dipartimento istituisce una Commissione Didattica Paritetica per i corsi di studio in Informatica, formata da due professori e da due studenti  iscritti alla laurea triennale o alla laurea magistrale in Informatica, possibilmente iscritti a due corsi di studio diversi. I primi sono designati dai docenti del Consiglio, i secondi dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento, tra i rappresentanti stessi. La Commissione dura in carica due anni accademici ed espleta i compiti previsti dall’art.12, comma 3 del D.M. 270/04.

 

Art. 21 - Comitato di indirizzo

Il Consiglio di Dipartimento verifica – attraverso un Comitato di Indirizzo formato da docenti, da rappresentanti degli studenti di laurea e di dottorato e da rappresentanti del mondo del lavoro (scuola, mondo imprenditoriale legato alla cultura, aziende specifiche contattate) – le esigenze formative rispetto al mercato del lavoro, al fine di definire le potenzialità di inserimento lavorativo dei laureati nei diversi curricula.

 

Art. 22 - Norme transitorie

Il presente regolamento andrà in vigore dall’Anno Accademico 2016-17. Si intende che tutte le norme in esso contenute che risultassero in contrasto con regolamenti di Ateneo o di Dipartimento sono superate dai suddetti regolamenti.